2.1.3.2 Motori sincroni tre fasi


GENERALITÀ
Le macchine sincrone sono utilizzate molto frequentemente come generatori di corrente alternata. La macchina sincrona è utilizzata come motore elettrico solo nel caso in cui si voglia sfruttare la perfetta sincronizzazione tra la velocità della macchina sincrona e la frequenza d' alimentazione. La macchina sincrona è costituita da una parte fissa detta statore e una mobile detta rotore. Lo statore genera il campo magnetico rotante. Lo statore è alimentato da corrente alternata tramite dei connettori collegati in configurazione stella o triangolo. Il rotore genera un campo magnetico fisso. Il rotore è alimentato con una corrente continua ottenuta tramite spazzole striscianti. I motori sincroni non si avviano in modo autonomo ma necessitano di un motore ausiliario. Il motore sincrono durante la fase d'avviamento è portato alla velocità di regime dal motore ausiliario e in tale situazione alimentando lo statore e il rotore si determinano dei campi magnetici che concatenandosi obbligano il motore a ruotare. Poichè il fenomeno d'induzione avviene per l'azione del rotore esso è detto anche induttore mentre lo statore che subisce l'induzione è detto anche indotto. Vi sono motori sincroni che possono avviarsi in modo autonomo e sono detti autosincroni. I motori autosincroni hanno un avvolgimento tale da far comportare all' avviamento il motore come uno asincrono. La relazione che ci permette di determinare la velocità di un motore sincrono è la seguente: Numero giri = 60 * frequenza / numero poli
  •rotore isotropo: è dotato di un avvolgimento distribuito, con i lati attivi disposti in cave ricavate su una porzione pari a circa 2/3 della superficie di rotore. Questa struttura è l’unica adeguata a macchine veloci, cioè a 2 o 4 poli . Viene anche detto liscio perché, trascurando la disuniformità dovuta alla presenza delle cave, il traferro tra statore e rotore è costante in tutti i punti della periferia della macchina. Gli accorgimenti costruttivi (limitazione dei conduttori a 2/3 del passo polare, nelle macchine sincrone Isotrope, sagomatura dei poli nelle macchine sincrone Anisotrope) sono finalizzati ad ottenere una distribuzione sinusoidale dell’induzione al traferro. Dato che l’induttore è il rotore, l’avvolgimento di eccitazione è in rotazione; per alimentarlo, ci sono due modalità:
  vtramite un sistema di anelli (solidali col rotore) e spazzole striscianti (fisse sullo statore); 
  vtramite una cosiddetta “eccitatrice statica”, cioè un sistema costituito da un piccolo generatore a magneti permanenti, in cui l’induttore è sullo statore, e l’indotto è sul rotore; in serie all’indotto vi è un sistema di conversione statica CA-CC, in modo da ottenere una corrente continua che può alimentare l’induttore della macchina sincrona; in tal modo, si riesce ad evitare l’impiego di spazzole e contatti striscianti (che danno problemi di usura e di scintillio).
LE MACCHINE SINCRONE TRIFASE

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